COSA VEDERE A CHIOGGIA E SOTTOMARINA LIDO

La Torre di Sant’Andrea

Accanto alla Chiesa di Sant’Andrea a Chioggia, si trova la Torre di Sant’Andrea;  inizialmente la Torre medievale era un faro di avvistamento  e torre di difesa. Si pensa che  i materiali utilizzati per la costruzione confermino la sua costruzione antecedentemente a quella della chiesa adiacente. Grazie ad innumerevoli e minuziose ricerche possiamo dire con assoluta certezza che è l’orologio da torre più antico al mondo ancora funzionante rimesso in funzione dopo la guerra di Chioggia nel febbraio del 1385 e costruito almeno qualche decennio prima. All’interno della Torre si trova il museo della storia clodiense, suddiviso in 7 piani, al quinto piano è custodito l’importante patrimonio meccanico dell’orologio. Al settimo piano, invece, ci si arriva tramite una botola, dove si trovano la cella campanaria con i sacri bronzi, da dove è possibile ammirare, da un altro punto di vista, tutta la bellezza città di Chioggia ed intravvedere anche  il Campanile di S. Marco da cui agli inizi del 1600  Galileo Galilei, che voleva vendere il suo Canon alla Serenissima Repubblica dichiarò e fece osservare agli astanti Chiozza. 

 

 

 

La Sabbia della Spiaggia

La sabbia della spiaggia di Sottomarina Lido è molto fina e se si osserva da vicino si possono vedere dei piccoli granelli di quarzo e di minerali. Grazie infatti all’augite, il quarzo i silicati ed elementi micacei e la grande quantità di iodio presente nell’aria, la spiaggia di Sottomarina Lido è conosciuta ed apprezzata per le sue qualità terapeutiche. Non solo, ma risultano essere un buon abbronzante naturale in quanto il sole riflesso e attirato da questi piccoli minerali facilita il processo della melanina ovvero l’abbronzatura. Famosi sono anche i “bagni di sole” che aiutano il corpo a trarre beneficio con i raggi solari: la luce del sole deve essere correttamente dosata dando la preferenza alle ore del primo mattino e del tardo pomeriggio, escludendo le ore di massima intensità solare. La spiaggia, lunga più di 5 km, parte dalla diga sud di Chioggia ed arriva fino la foce del fiume Brenta, per poi continuare nella zona chiamata Isolaverde. Rispetto ad altre località vicine, la spiaggia, si caratterizza e si contraddistingue anche dalla sua larghezza che in alcuni tratti raggiunge quasi i 300 metri. Offre un panorama spettacolare soprattutto alle prime luci dell’alba, passeggiando sulla battigia che risulta scendere gradualmente verso il mare aperto. Adatta a tutti, alle famiglie e ai bambini tanto che ha ricevuto negli ultimi anni la bandiera blu e la bandiera verde.

Ponte di Vigo

Il Ponte di Vigo è uno dei simboli più importanti di Chioggia, per via della sua posizione che si affaccia su bacino Vigo e rappresenta il biglietto da visita della città per chi vi arriva dalla laguna o dal mare. Attrazione turistica di grande rilevanza, il ponte racconta un passato secolare della città lagunare. Chiamato il balcone della città  è il più artistico dei nove ponti che cavalcano il Canal Vena, l’equivalente del Ponte di Rialto di Venezia. Non sorprende che il Ponte di Vigo sia un simbolo per i chioggiotti e, probabilmente, uno dei monumenti più fotografati. L’arcata è in muratura ma tutto il rivestimento del ponte è in Pietra d‘Istria. Dello stesso materiale è la balaustra formata da colonnine e bassorilievi che lo decora in entrambe le facciate. Tra i quattro bassorilievi va ricordato quello sud raffigurante l‘Annunciazione e quello raffigurante i Santi Patroni. Anche i gradini ed il corrimano sono naturalmente di Pietra d’Istria, mentre il pavimento è in masegni di trachite. 

 

 

 

Pescheria di Chioggia

La Pescheria di Chioggia si trova alle spalle del Palazzo Granaio, uno degli edifici più antichi della Città, con la funzione, all’epoca, di proteggere le provviste di grano in caso di acqua alta e umidità. Poggiava su 64 colonne in pietra d’Istria; alla fine dell’800 le colonne vennero cementate e lo spazio chiuso è stato adibito a magazzino per il pesce. Riconoscibile, dai suoi tendoni rossi, all’interno si trovano due file di banconi in granito ricoperti di acciaio inossidabile. Vi si trova una grande scelta di pesce fresco con prezzi alla portata di tutti. Vi si accede passando sotto un grande portale dedicato a Prisca,opera eseguita tra il 1939 ed il 1940 dallo scultore padovano Amleto Sartori: è una raccolta di scene allegoriche la cui protagonista è Prisca, una bambina scomparsa in tenera età, alla cui memoria i genitori vollero dedicare il monumento. In origine l’opera era destinata ad una scuola. Nella parte inferiore dell’architrave è incisa la seguente legenda: “A Chioggia – proletaria e marinara – un figlio adottivo dedica”. Un mercato dove avviene sia la vendita al dettaglio del pesce ma è un luogo in cui i turisti o semplici curiosi possono vedere con i loro occhi il folklore della città, ascoltare i dialoghi in dialetto chioggiotto tra pescatori, sentire decantare la qualità del loro pesce o consigliarli con ricette e aneddoti culinari. Aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 7 alle 13.00

 

 

 

 

Laguna del Lusenzo

L’anello della Laguna del Lusenzo, è una pista ciclabile e pedonale costruita non molti anni fa, lunga quasi 5 Km che costeggia la Laguna interna da Chioggia verso Sottomarina Lido. Un percorso protetto e accessibile da più punti dove correre, passeggiare e andare in bici diventa più sicuro. Il paesaggio che si può ammirare percorrendo tutta la riva è qualcosa di magico e spettacolare: i colori dell’alba che riflettono nell’acqua, il riverbero del luccichìo del sole che durante tutta la giornata è presente nella laguna, il suono dell’acqua che si infrange e rilassa la mente e il corpo e il profumo della salsedine ha effetti benefici sul sistema respiratorio. Tragitto ideale anche per chi pratica attività sportiva, come la corsa, offre uno spazio sano e sicuro, adatta per chi vuole riscoprire il territorio attraverso un percorso sostenibile. Dotato di panchine per riposare, chiacchierare o semplicemente per contemplare ed ammirare il panorama e di alcune fontane di acqua potabile per potersi rifocillare.

 

 

 

 

Il mercato del Giovedì

Il famoso mercato settimanale del Giovedì si svolge a Chioggia, lungo tutto il Corso del Popolo e in dialetto chioggiotto è chiamato: “el zioba”. Conosciuto anche dai turisti e dalle vicine Città è uno dei mercati settimanali più grandi di tutto il Veneto. Il mercato inizia a sud in Campo Marconi vicino alla famosa Porta Garibaldi ed attraversa tutta la città longitudinalmente fino a Piazzetta Vigo. Il mercato si svolge a partire dalle ore 08:00 alle ore 13:00 e tutta la strada è chiusa al traffico diventando isola pedonale. Appuntamento immancabile per i chioggiotti con merce di qualità e ad un buon prezzo.

 

 

 

 

Corso del Popolo Chioggia

Il Corso del Popolo, già Corso Vittorio Emanuele, è la piazza/via, principale della città, che va da Porta Garibaldi fino a Piazza Vigo (dove partono i vaporetti per Pellestrina e Venezia), lunga circa 800 metri è il cuore della Città. Affacciati al corso, vi si trovano palazzi con caratteristiche settecentesche, con edifici porticati sul lato di ponente. Luogo di incontro dove la gente passeggia, si siede nei numerosi bar e chiacchiera. Attraversato perpendicolarmente dalle numerose calli è il fulcro della città, dove le tradizioni sono custodite gelosamente e dove il profumo del pane appena sfornato ti avvolge. Alla fine del Corso, a Piazzetta Vigo si trova l’imbarco del Vaporetto per Pellestrina e il Lido di Venezia.

 

Chiesa di San Domenico

Le prime notizie si trovano dal 1287, anno in cui venne deciso di fondare, in questa isoletta già proprietà dei Benedettini, un monastero domenicano. Questa piccola isola si trova a nord-est della Città e da qui partiva un lungo ponte che collegava Chioggia all’attuale Sottomarina. All’interno della chiesa, nella nicchia dell’altare maggiore, si trova il Cristo di San Domenico, alto 4,87 m.t, largo 3,50 mt. e pesante 180 Kg. L’opera è una dei più begli esemplari di Crocefisso gotico “Patients” o Doloroso, per la forte carica di pathos che trasmette sia dal volto dai tratti sofferti e nello stesso tempo dolci, gli occhi socchiusi e lacrimanti. La venerazione del Cristo di San Domenico è molto sentita dai pescatori di Chioggia, che ne dipingevano miniature anche nelle loro imbarcazioni.

 

 

Il Bragozzo

Si può considerare la barca tipica da pesca di Chioggia. Le caratteristiche principali sono: la prua tonda, la poppa tozza e il fondale piatto. Veniva colorata con pece e decorata con immagini religiose o simboli magici, per chiedere la protezione per i frequenti pericoli in mare. Le vele erano vivacemente colorate di rosso, giallo e dipinte con disegni ed emblemi, simboli della famiglia del proprietario dell’imbarcazione. È dotata di due alberi muniti di vela al terzo. Il nome “vela al terzo” al deriva dal modo in cui la drizza è data volta rispetto all’estremità prodiera dell’antennella, appunto un terzo della lunghezza totale del lato superiore della vela.