Chioggia, capitale della pesca marina e lagunare (pesci, molluschi e crostacei)e centro orticolo con produzioni tipiche riconosciute a livello europeo (il radicchio, la cipolla bianca, la zucca, la patata …) vanta una cucina tipica di tutto interesse.
La cucina chioggiotta è l’espressione dell’arte culinaria tradizionale sviluppatasi nel nostro territorio nel tempo, basata sulla semplicità e da prodotti nati come prodotti poveri.
Una delle caratteristiche principali della cucina chioggiotta è anche la preparazione di piatti nati dall’esigenza di mantenere conservati i cibi nelle lunghe campagne di pesca in mare, come per esempio le Sarde in Saor, (“Saor” in dialetto veneto significa “sapore”); quando, per conservare il pesce, fu ideata questa “salsa agrodolce per il pesce”.
Essa veniva poi messa in terrina e, tra uno strato e l’altro di pesce, ne veniva sistemato un altro di cipolle cotte in padella a fuoco bassissimo con aggiunta di aceto di vino e a volte vino bianco, uvette e pinoli.
Anche i famosi “bossolà”, conosciuti anche come “pane di Chioggia”, a forma di anello fragrante e croccante; è considerato il pane dei pescatori.
Preparato per garantire una lunga conservazione e che non ammuffisca con il clima umido e marino.
La sua forma, infatti, permetteva di essere posto sullo scalmo della barca per essiccarlo ed essere pronto successivamente al suo consumo.
La conoscenza del territorio, il sapere esaltare il prodotto locale, il sapere sperimentare sono elementi che arricchiscono il piatto e che portano, a chi lo assaggia, ad un approfondimento della propria esperienza nella nostra località.